Cosa sono gli ETS e cosa fanno
Gli ETS, ovvero gli Enti del Terzo Settore, sono stati descritti nelle proprie caratteristiche nell’art.4 del DL 117/2017.
Dal 2021 gli ETS, per essere chiamati tali, sono tenuti a registrarsi nel RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/).
Sono enti del Terzo settore:
- le organizzazioni di volontariato,
- le associazioni di promozione sociale,
- gli enti filantropici,
- le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso,
- le associazioni, riconosciute o non riconosciute,
- le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
Chi, invece, non fa parte degli ETS?
Non sono enti del Terzo settore le amministrazioni pubbliche (nemmeno università e scuole di ogni ordine e grado), le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche – come le camere di commercio – le associazioni di datori di lavoro, nonché gli enti coordinati o controllati dai suddetti enti, ad esclusione del settore della protezione civile.
Riassumendo, quali sono le caratteristiche principali degli ETS?
1- Non avere scopi di lucro
Il Terzo Settore si differenzia dal profit per un’importante caratteristica: lo scopo principale non è il profitto, e c’è il divieto di ridistribuire gli utili, che vanno usati solo per le finalità degli Enti.
2- Attività di interesse generale
Alcune delle attività che gli Enti del Terzo Settore possono portare avanti, sempre secondo il DL 117/2017, sono:
- Interventi e servizi sociali
- prestazione sanitarie e socio-sanitarie
- educazione, istruzione e formazione professionale
- servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e (…) delle risorse naturali
- tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio
- formazione universitaria e post-universitaria
- ricerca scientifica di particolare interesse sociale
- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale
- radiodiffusione sonora a carattere comunitario
- cooperazione allo sviluppo
3– Fundraising
Gli ETS, oltre che con i finanziamenti pubblici, possono finanziarsi tramite raccolta fondi, “nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico”.
L’acronimo più conosciuto anche all’esterno del Terzo Settore è sicuramente ONLUS, che però è stato abrogato con la Riforma del Terzo Settore del 2021. Le ex ONLUS quindi fanno ora parte, nelle varie forme che abbiamo visto, degli ETS, che rappresenta quindi una macro area al cui interno coesistono diverse realtà.
Stai cercando lavoro nel Terzo Settore? Controlla le posizioni di lavoro QUI.