Tra lavoro e volontariato: l’importanza del Servizio civile

A metà tra lavoro e volontariato. È una sintesi un po’ grossolana del Servizio civile, ma può aiutare a rendere l’idea. Il programma ministeriale, infatti, può rivelarsi un ottimo primo trampolino di lancio per intraprendere una carriera nel terzo settore. E ora ne abbiamo anche le prove.

Secondo un’indagine condotta da Liliana Leone e Vincenzo De Bernardo (Giovani verso l’occupazione. Valutazione d’impatto del Servizio Civile nella cooperazione sociale, Franco Angeli) la percentuale di occupazione, per i giovani che svolgono l’anno di Servizio civile, è maggiore rispetto a chi non partecipa al programma. In particolare, a un anno dal termine del Servizio, il tasso di chi trova lavoro è più alto del 12%, a due anni del 15. Sul lungo termine, invece, la percentuale può toccare picchi del 75%. Niente male.

Quindi, se non avete ancora compiuto 29 anni e non avete ancora partecipato a uno dei bandi in passato, è già un buon motivo per partecipare. Ma vogliamo darvene altri 5.

Esperienza

Possiamo tradurla con ansia da curriculum bianco. Del resto, da qualche parte bisogna cominciare. Il Servizio civile, in questo senso, è un ottimo punto di partenza.

In un anno si imparano molte cose, ma soprattutto potete confrontarvi direttamente con il mondo del non profit . Vi permetterà di essere coinvolti in situazioni che non avete mai provato, anche se avete già svolto attività di volontariato.

Acquisirete competenze tecniche e sociali. Insomma, quello per cui avete studiato inizia a prendere forma. Capirete, inoltre, che fuori dalle aule delle Università e dei Master, c’è un mondo pratico che potrebbe sorprendervi.

Se sfruttate fino in fondo questa esperienza, potrete ampliare i vostri orizzonti a implementare le vostre competenze anche in ambiti che non avevate approfondito prima. La creazione di una rete professionale, ampia ed eterogenea, è uno dei vantaggi indiscutibili del Servizio civile.

Il contatto diretto con i vostri tutor, gli altri volontari e gli utenti a cui vi rivolgete, vi darà una grossa mano nella costruzione del vostro profilo professionale.

Ogni progetto, inoltre, prevede diverse ore mensili dedicate alla formazione dei volontari in Servizio civile. Approfittatene!

Confrontarsi con il mondo del lavoro

Lavorare, tuttavia, non è solo imparare cose nuove e mettere in pratica le proprie competenze. Significa anche confrontarsi con impegni, orari e responsabilità.

I selezionatori che hanno deciso di puntare su di voi, probabilmente vogliono farvi crescere, ma si aspettano molto. Benvenuti nel mondo del lavoro.

Per chi ha già avuto esperienze lavorative non è una novità. Ma per chi è appena uscito dall’Università è il primo passo per prendere dimestichezza con turni, orari e scadenze. Può sembrare banale, ma è un requisito fondamentale per la propria carriera.

Gratificazione personale

Non dimenticare il cuore dell’iniziativa: aiutare gli altri.

L’obiettivo è prendere parte a un progetto che, in qualche modo, contribuisce a rendere il mondo leggermente migliore di quello che è. Anche se si tratta di un’esperienza che contribuirà a formavi come professionisti, non bisogna dimenticare che si sta operando nel non profit: la mission prima di tutto.

È un valore aggiunto per chi ha deciso di intraprendere questa strada, che si tratti di cooperazione internazionale, comunicazione o fundraising. Si opera per un fine che non è esclusivamente aumentare il fatturato dell’azienda.

Nuove amicizie

Ok, possiamo iniziare a discutere di cose divertenti.

Come scritto all’inizio del post, possiamo considerare il Servizio civile come una realtà ibrida tra lavoro e volontariato. Ciò significa che, al netto di compiti e responsabilità, c’è anche molto spazio per le relazioni.

Vi troverete a passare un anno della vostra vita con persone nuove e vostri coetanei. Sfruttatelo per aumentare la vostra rete, non solo dal punto di vista professionale.

È retribuito

Lo sappiamo che lo stavate aspettando. Formazione, esperienza e gratificazione professionale sono ottime motivazioni. Ma anche una piccola gratificazione economica non è male.

Inoltre, se consideriamo la vastissima offerta di stage e tirocini non retribuiti o lavori sottopagati, 433 euro netti al mese, per 6 ore al giorno, sono una buona base per una prima esperienza.

Condividi

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.