L’Osservatorio di Job4good sul mercato del lavoro non profit ha voluto indagare su come la pandemia abbia inciso nelle ricerche di nuovo personale da parte degli enti.

A tal fine, abbiamo aggregato e comparato i dati 2020 e 2021 delle vacancy pubblicate su Job4good, facendo emergere importanti segnali di ripresa generale nelle offerte di lavoro nel Terzo Settore.

Il primo dato che vogliamo condividere è legato all’identikit di chi utilizza la piattaforma per la ricerca di nuove opportunità lavorative. Si tratta prevalentemente di donne. Nel 2021 infatti più della metà dei 270.000 utenti che hanno consultato il sito sono donne (64%). La fascia di età più rappresentata è tra i 25 e i 34 anni (sono circa il 35%), seguita dal range tra i 18-24 anni con un 24% e poi la fascia 35-44 anni (con un 21%).

Le località dove domanda e offerta di lavoro sono più significative coincidono con le grosse metropoli, veri e propri poli di aggregazione professionale per chi opera nel Terzo Settore. Analizzando per città gli utenti di Job4good vediamo che vi è una grossa concentrazione a Milano (27%) e Roma (24%). Seguono Torino (4,5%) Bologna (3%), Napoli (2%) e Firenze (1,7%). In termini regionali, la Lombardia (32%) e il Lazio (21%) sono le regioni più rappresentate, seguite dall’Emilia Romagna (6,8%), il Piemonte (6,5%), il Veneto (5%), la Campania (4,5%) e la Toscana (4,2%). Si rileva anche un 5% di utenti che cercano dall’estero un impego nel Terzo Settore Italiano. Utenti che potrebbero essere stranieri ma anche Italiani all’estero con desiderio di tornare in patria.

Analizzando il trend generale sul numero di pubblicazioni, emerge in maniera evidente che il mercato del lavoro nel Terzo Settore si è ripreso dopo una battuta d’arresto dovuta alla prima ondata della pandemia nel periodo Febbraio/Giugno 2020.

“L’analisi che abbiamo realizzato ci fa capire come il Terzo Settore abbia reagito alla pandemia, riorganizzando le proprie risorse e ripartendo da un punto di vista occupazionale, con una chiara indicazione dei settori professionali sui quali investire per accelerare la ripresa e lo sviluppo” – dice Diego Maria Ierna.

Per quanto riguarda le professioni e i ruoli maggiormente ricercati nel Terzo Settore, il 2021 ha visto raddoppiare le vacancy su ruoli amministrativi che rappresentano il 15% degli annunci di lavoro pubblicati su Job4good. Crescita importante (+79%) rispetto il 2020 anche per i fundraiser che rappresentano il 13% dei profili professionali ricercati dagli Enti. Crescono anche project manager, esperti digital, campaigner, educatori, addetti al marketing e alla comunicazione. Guardando i dati 2021 notiamo una diminuzione rispetto il 2020 della categoria personale sanitario (che riflette proprio l’andamento emergenziale della pandemia), e ruoli di segreteria.

Diego Maria Ierna aggiunge: “La pandemia ha di fatto accelerato un processo di digitalizzazione nelle onp che era già in atto, e ce lo confermano le ricerche di personale che aumentano per skills e professionisti del digitale. La ricerca evidenzia anche l’importanza dei project manager, i fundraiser e campaigner che giustificano la volontà di tornare a crescere in operatività e sostenibilità degli Enti.” Luca Di Francesco conclude con un ragionamento che dovrà esser preso sempre di più in considerazione dagli addetti ai lavori: “È molto interessante quello che sta succedendo nel mercato del lavoro del non profit. E’ molto più competitivo rispetto a 5-10 anni fa, più specializzato, e per questo gli Enti del Terzo Settore dovranno curare con attenzione la propria comunicazione per poter attrarre i migliori talenti”.