Brainstorming: 6 consigli su come affrontare una riunione
Brainstorming, riunioni e meeting. Quante volte vi è capitato di sentirvi fuori posto? Avete paura a farvi avanti e dire la vostra? Credete che le vostre idee siano meno brillanti di quelle dei vostri colleghi?
È tutto normale. Molti professionisti vivono queste con ansia e stress. Eppure, spesso, sono importanti per mettere insieme talenti e professionalità di un’organizzazione non profit, al fine di raggiungere gli obiettivi prestabiliti o per tirare fuori nuove idee.
Proviamo a darvi qualche consiglio su come affrontare al meglio la vostra prossima riunione.
Puntualità e concentrazione
Attenetevi al programma. Può essere molto fastidioso dover ritardare una riunione a causa di qualche ritardatario. Inoltre, renderebbe il clima più teso e nervoso. E ciò non gioverebbe all’obiettivo. Senza contare, che il tempo passato in riunione, è tempo sottratto ad altre attività: il ritardo fa accumulare altro ritardo.
Per lo stesso motivo, evitate il multitasking. Durante il brainstorming, focalizzate la vostra attenzione sul qui e ora: non rispondete alle email, non controllate incessantemente lo smartphone e non rispondete ai messaggi.
Siate propositivi
Tradotto: non abbiate paura di dire una cavolata. L’obiettivo di questi meeting è tirare fuori delle idee vincenti, non essere in competizione tra colleghi. Per questo motivo, non abbiate paura di dire la vostra, anche se pensate possa essere una cattiva idea. Anche se la proposta non dovrebbe risultare efficace, chissà, potrebbe essere un input per un’idea di un vostro collega. In quest modo, anche con un’osservazione poco attinente, avreste comunque contribuito a generare una buona proposta.
E poi, chi l’ha detto che è una cattiva idea?
Non siate bacchettoni
L’altro lato della medaglia riguarda le proposte avanzate da altri, nella stanza. Se pensate che un collega abbia partorito una cattiva idea, non serve a nulla farglielo notare. Se proprio non potete fare a meno di cassare una proposta che considerate sbagliata, usate delle formule concilianti. Ad esempio “Non credo che possa funzionare in questo determinato contesto, ma secondo me siamo sulla buona strada“. Oppure “Quest’idea teniamola buona per quando avremmo a disposizione un budget maggiore”.
Siate ironici
Spesso questo tipo di riunioni potrebbero durare parecchio. E’ importante, quindi, che il clima sia disteso e il più informale possibile. Cercate di alleggerire l’ambiente, smorzando i toni e creando un clima disteso. Si sa, del resto, che le persone lavorano e pensano meglio se sono a proprio agio.
Potete fare qualche battuta di tanto in tanto. Oppure avanzare le vostre proposte con un tono meno rigido. Ad esempio “so già che mi licenzierete dopo ciò che sto per dire, ma secondo me…”.
A volte l’idea giusta è quella più semplice
Se sentite rumore di zoccoli, è molto probabile che sia un cavallo e non una zebra. Quindi perché non dire: cavallo?
Può sembrare una banalità, ma le idee semplici, spesso, sono quelle più efficaci. Ricordate che i brainstorming servono per mettere in cantiere idee e progetti e non per fare bella figura con responsabili e colleghi. Pensare costantemente fuori dagli schemi, rischia di rivelarsi controproducente.
Archivia le idee bocciate
Segnatevi tutto, anche le proposte che sono state cassate. Ciò che non è attinente per un progetto, può rivelarsi vincente in un altro contesto. Quindi, il nostro consiglio è segnarsi tutte le proposte che sono state fatte, anche quelle che non hanno trovato un effettivo spazio operativo. Non si sa mai, magari in un prossimo futuro possono ritornare utili.