Consigli per affrontare un colloquio di lavoro nel mondo Non Profit
Nel precedente articolo ci siamo soffermati sul come scrivere un CV efficace, ora affronteremo il passaggio successivo: il colloquio di lavoro.
Nonostante ogni colloquio sia un evento a sé e dipenda da innumerevoli fattori che riempirebbero le pagine di un libro, ritengo utile mettere in evidenza quegli aspetti che ritroverete sempre nel momento in cui sarete chiamati a sostenere un colloquio di lavoro nel mondo del Non Profit. Empatia, motivazione e intelligenza emotiva sono le parole chiave per condurre al meglio la vostra performance.
L’atteggiamento con il quale affronterete il colloquio è tutto. Ciò risulta ancor più importante del rispondere correttamente alle domande che vi verranno poste. Ricordate che nella maggior parte dei casi ad essere giudicata è la reazione che il candidato ha davanti alle domande o alle problematiche che gli vengono poste, e il giudizio non ricade sul contenuto delle risposte.
Per questo motivo è bene non andare mai in panico se ci viene posta una domanda alla quale non sappiamo rispondere. Tirate un sospiro e cercate di essere il più naturali possibili.
Un sorriso, anche se non richiesto, predispone positivamente il nostro interlocutore e ci permette di porci in relazione di apertura verso di esso. Mettersi in sintonia con il selezionatore è la prima cosa che dobbiamo fare; per questo è importante entrare in relazione empatica attraverso una rapida analisi della persona che ci troviamo davanti. E’ chiaro che non sempre è possibile trovarsi in sintonia, ma provarci nella fase iniziale del colloquio è essenziale.
Stiamo trasmettendo quello che siamo all’altro, i nostri valori e quello che vogliamo rappresentare in un’organizzazione. Per lavorare nel mondo del Non Profit, accanto alle classiche competenze richieste anche da contesti aziendali, sono essenziali qualità umane che non sempre troviamo citate nei curricula, ma che, proprio per questo, devono essere trasmesse dalla nostra capacità di comunicazione e interazione con l’altro.
Qui di seguito troverete quindi qualche suggerimento per affrontare al meglio il vostro colloquio.
Andiamo Per Step:
Il Colloquio inizia dalla telefonata di contatto
Proprio per questo motivo rinvia la chiamata in un altro momento, se non sei nella condizione adatta per poter parlare. Nel caso in cui il colloquio sia concordato via e-mail, sii puntuale nel rispondere. Ricordati di farti inviare sempre una mail di conferma con il luogo, l’orario dell’appuntamento e il nome della persona con la quale sosterrai il colloquio.
Puntualità
Presentati sempre con almeno un quarto d’ora di anticipo. La puntualità è elemento imprescindibile. Gli addetti alla selezione del personale hanno spesso diversi colloqui e anche un minimo ritardo è fonte di grosso fastidio, oltre ad essere un pessimo biglietto da visita.
Abbigliamento
Dipende dal contesto e dalla posizione per la quale ci si è candidati. L’eleganza non guasta mai. Meglio uno stile sobrio, classico piuttosto che uno particolare ed eccentrico. Giacca e camicia per gli uomini ed un vestito elegante per le donne sono consigliabili.
Prendi informazioni riguardo l’organizzazione o l’ente presso cui farai il colloquio
In internet è possibile reperire informazioni di diverso tipo, magari anche direttamente sul sito dell’organizzazione. Importante la Mission, la Vision e i Valori; potrai far riferimento ad essi nel momento in cui ti porranno la classica domanda: “Come mai hai scelto di candidarti presso la nostra associazione/ong….?”.
Prepara una breve presentazione di te stesso
Sottolinea i tuoi punti di forza, ma non dimenticare di far riferimento anche alle tue aree di miglioramento. Dimostrati sempre aperto ad apprendere e adattarti a nuove situazioni e contesti, fattori sempre molto apprezzati. Metti in risalto le competenze che erano richieste dalla job description e che sai di possedere, in modo da emergere subito come candidato ideale. Nella descrizione cerca di sostenere le tue affermazioni con esempi concreti e specifici (esempio: posseggo doti comunicative, in quanto ho condotto diversi seminari durante il mio percorso universitario.)
Piccoli accorgimenti
Ogni colloquio di lavoro è a sé, in virtù del personale rapporto che si instaura tra selezionatore e candidato. Non è possibile quindi studiare in anticipo tattiche o strategie per risultare più convincenti. Essere se stessi alla fine del processo premia, in quanto dopo la firma di un eventuale contratto sarai messo alla prova su quanto hai affermato durante il colloquio. E’ quindi consigliabile presentarsi al meglio, evidenziando i propri punti di forza, senza però apparire per quello che non si è.
Concludendo: cercare lavoro è un lavoro.
Più colloqui farai, maggiore sarà la tua padronanza nell’affrontarli. Dopo ogni colloquio analizza gli aspetti che pensi di poter migliorare, riflettendo ad esempio sulle domande alle quali non hai risposto in modo esaustivo; è possibile migliorare moltissimo le proprie performance e vincere l’ansia da prestazione.
Nel mondo del Non Profit la motivazione, la tenacia e la determinazione sono caratteristiche essenziali per qualsiasi associazione/organizzazione; proprio per questo affronta sì ogni colloquio con razionalità, ma non dimenticare che ciò che sfugge al tuo controllo, l’emotività di un gesto spontaneo, una parola scorretta ma sentita interiormente, valgono più di ogni schema coerente e ordinato, perché mostrano l’aspetto più vero e umano di te, quella parte che dovrai mettere in gioco nel momento in cui entrerai a far parte del mondo Non Profit.
Commenti
cstriglio - 13/04/2016
Brava!