Dal volontariato al lavoro. Come fare?
La maggior parte delle vacancy richiedono esperienza. Ma non è possibile fare esperienza se non si ha l’opportunità di lavorare. Che fare, allora? Lo ripetiamo: perché non provare con il volontariato?
Come abbiamo già scritto, il volontariato può rivelarsi molto utile per sviluppare le vostre skills e per arricchire il vostro curriculum. Ma può essere un modo per ritagliarsi uno spazio all’interno della stessa organizzazione? La risposta è sì e proviamo a darvi qualche consiglio su come muovervi al meglio.
La scelta di campo
Scegliete l’opportunità di volontariato che sia il più aderente possibile con le vostre passioni e il vostro percorso di studi. Ambito e ruolo sono fondamentali se avete intrapreso questa strada per costruirvi un carriera. Accettare qualsiasi tipo di mansione potrebbe essere una buona scelta se avete deciso di impegnarvi con il solo scopo di partecipare e dare il vostro contributo. Ma se decidete di voler far strada, allora è meglio andare dritti al punto.
E se non c’è spazio di manovra? Se, ad esempio, non si ha la possibilità di operare nell’ambito del marketing, che è ciò desiderate fare? In questo caso puntate su macro aree. Iniziate a inserirvi all’interno del team della comunicazione, indipendentemente dal tipo di attività. Oppure puntate su qualcosa di simile e attinente, come i social media o l’ufficio stampa. Ci sarà tempo per mettervi in mostra nel vostro campo specifico.
Fatevi avanti
Spesso si tende a credere che i volontari siano solamente dei tappa buchi all’interno del meccanismo di lavoro. Ma non è così. Le organizzazioni non profit prendono molto in considerazione il loro operato e ne rispettano professionalità e opinioni.
Insomma, abbandonate timidezza e senso di inferiorità e siate propositivi. La vostra opinione conta, dimostratelo. Anche se non ricevete una retribuzione, non significa che il vostro operato valga di meno. In altri termini, mettete da parte questo tipo di dilemmi morali.
Senza dimenticare, però, che siete inesperti e state imparando un mestiere sul campo. Quindi siate umili e mettetevi a disposizione.
Fate rete
Il vostro periodo di volontariato vi permetterà di conoscere e confrontarvi con diversi professionisti. Approfittatene per iniziare a costruire il vostro network.
Presentatevi al meglio con i dipendenti, gli altri volontari e i dirigenti dell’organizzazione. Ma non solo. Il volontariato vi porterà a partecipare a molte iniziative aperte anche all’esterno. Insomma, è un’opportunità da cogliere per conoscere e farsi conoscere.
Disponibilità e motivazione
Un errore abbastanza diffuso è sottovalutare l’impegno del volontariato. Probabilmente perché, se si è alla ricerca di una vera e propria occupazione, impiegare tempo senza essere retribuiti può essere frustrante.
E, nel lungo periodo, si rischia di mollare la presa.
Non fatelo. Se avete offerto la vostra disponibilità, ad esempio, per 15 ore settimanali, garantitela. Siate operativi, professionali e di parola. Se non lo fate restituirete un’immagine di voi poco affidabile, mettendo a rischio una possibile assunzione futura.
Meglio garantire poche ore, piuttosto. Eventualmente ri-tarando in corsa il vostro impegno.
Ma, soprattutto, dimostrate di conoscere i valori e la missione dell’organizzazione. Garantite la vostra aderenza agli ideali perché nel mondo del non profit la professionalità potrebbe non bastare, qualora non fosse supportata da una solida base motivazionale.
Approfittate della formazione
Anche se non ricevete una busta paga alla fine del mese, ci sono altri modi per guadagnare qualche benefit. Il volontariato offre di per sé diverse possibilità formative all’interno del programma.
Ma perché fermarsi? Se capita un evento al quale siete interessati, anche se non esplicitamente aperto a voi, proponete la vostra partecipazione. Difficilmente vi verrà negata e dimostrerete intraprendenza e voglia di imparare.
Dimostrate interesse
E’ arrivato il momento di proporsi.
Dopo un periodo di volontariato potete manifestare il vostro interesse verso una posizione retribuita all’interno dell’organizzazione. Non abbiate paura e non sentitevi a disagio nel proporvi, se avete operato bene il vostro proposito verrà accolto positivamente.
E, qualora non ci fossero posizioni aperte, il vostro nome rimarrà impresso e tenuto in considerazione in futuro. L’importante, in ogni caso, è non sparire, ma continuare a tenere vivi i contatti.
In ogni caso, tenetevi pronti un piano B. Potrebbero aprirsi strade non strettamente attinenti al vostro ruolo, ma che potrebbero darvi molte soddisfazioni.