Lavorare nel non profit con una laurea in ingegneria
Un laureato in ingegneria può trovare lavoro nell’ambito del non profit? Assolutamente sì. Anzi: quella dell’ingegnere è una figura importantissima, per almeno due motivi.
Innanzi tutto, perché si tratta di professionisti molto specializzati e – sopratutto – fondamentali per la realizzazione di determinati progetti. In secondo luogo perché, a nostro avviso, contribuiscono a decostruire l’immagine freak del lavoro nel non profit. A dimostrazione che non profit e concretezza è un binomio indissolubile. E quale figura si sposa meglio con il termine concretezza, se non quella dell’ingegnere?
Proviamo a vedere quali sono i principali ambiti di intervento.
Web Development
Una figura ibrida tra l’ingegnere e l’informatico.
La comunicazione di un’organizzazione non profit passa per il web. Oggi, tutte le organizzazioni, anche le più piccole, devono avere un sito ben curato – e sicura – per poter raggiungere i propri sostenitori.
Il mondo della comunicazione digitale è costituito da 2 anime: una editoriale e l’altra tecnica. Il secondo profilo calza a pennello per chi ha una laurea in ingegneria con specializzazione informatica.
Ma non solo. Una figura tecnica, può essere utile anche internamente a un’organizzazione, per lavori di programmazione e manutenzione di macchine e software.
In particolare, possiamo individuare le seguenti aree di intervento:
- sviluppo di siti web;
- sicurezza informatica;
- esperto IT;
- sistemista;
- sviluppo e manutenzione di interfacce uomo-macchina.
Cooperazione allo sviluppo
Si tratta di ruoli di professionali ad alta specializzazione. In particolare:
- progettazione e sviluppo di infrastrutture in Paesi in via di sviluppo;
- ricerca, analisi e interventi di carattere ambientale;
- applicazione umanitaria in ambito biomedico.
Anche in questo caso, la figura dell’ingegnere si inserisce nella macro area tecnica, distaccandosi da quella umanistica e politica delle relazioni internazionali. Sebbene, ci preme ricordarlo, lavorare nell’ambito della cooperazione richiede, per qualsiasi figura professionale, conoscenze approfondite socio-economico-politiche dell’area di intervento.
Ricerca e sviluppo economico
Un altra area di intervento è quello della ricerca. Molte organizzazioni internazionali hanno sempre di più bisogno di professionisti in grado di analizzare le condizioni socio economiche di determinate aree geografiche. Si tratta di professionisti multidisciplinari, con competenze tecniche di analisi statistica, economica, ambientale e politica.
Formazione
Se, invece, vi piace stare a contatto con le persone e – nonostante la vostra laurea in ingegneria – non volete trascorrere ore dietro ai numeri, allora potete aderire ai molti progetti che hanno a che fare con la formazione. In questo caso, potete orientarvi sia all’interno delle organizzazioni, aderendo ai programmi di formazione rivolti ai dipendenti e volontari. Oppure, entrando a far parte di progetti orientati all’utenza.
Molte organizzazioni, infatti, organizzano dei programmi formativi rivolti alla popolazione svantaggiata. Che si tratti di corsi rivolti ai detenuti o progetti nelle aree del Sud del Mondo, un laureato in ingegneria è una risorsa sempre molto importante.
Può sembrare stridente pensare a un ingegnere come formatore, ma non è così. I corsi di laurea in ingegneria, infatti, tendono a formare professionisti con diverse abilità. Oltre alle competenze tecniche, infatti, vi sono una serie di soft skills prettamente relazionali. Ad esempio capacità di coordinamento di un team o il lavoro di squadra. Ma, più nel dettaglio, una capacita di apprendimento costante: caratteristica fondamentale per un formatore del non proft.